Durante la prima guerra mondiale, le forze britanniche inviarono mongolfiere per spiare l’avanzata delle forze nemiche. In tempi recenti, un certo numero di paesi, tra cui Stati Uniti e Francia, hanno lanciato palloni per la raccolta di dati. L’anno scorso l’esercito cinese ha riferito favorevolmente su molti usi di tali palloni, tra cui sorveglianza, comunicazione, informazioni meteorologiche e comunicazione. Il rilevamento di ieri di un pallone cinese in bilico sul Montana, dove gli Stati Uniti ospitano missili balistici intercontinentali, rientra probabilmente nella categoria della sorveglianza militare, anche se il nocciolo della questione resta da determinare.
A mio avviso, gli Stati Uniti hanno reagito in modo eccessivo alla scoperta, rinviando un’importante visita a Pechino del segretario di Stato. Certo, un pallone cinese ad alta quota non avrebbe dovuto fluttuare sul territorio degli Stati Uniti; come ha affermato il segretario Blinken, ha violato la sovranità e il diritto internazionale. Tuttavia, ci sono circostanze attenuanti, vale a dire:
Non è la prima volta che palloni cinesi compaiono nei cieli degli Stati Uniti, senza incidenti.
Gli Stati Uniti dispiegano abitualmente aerei spia e satelliti sul territorio cinese.
I dati presumibilmente raccolti dal pallone cinese potrebbero non essere poi così sensibili; La Cina ha modi molto più sofisticati per acquisire informazioni militari.
Ancora più importante, l’incidente non giustifica il rinvio della visita di Blinken.
Anche supponendo il peggio – che il pallone cinese servisse per la raccolta di informazioni e non (come sostiene Pechino) per i bollettini meteorologici – l’incidente avrebbe potuto e dovuto essere trattato come un episodio diplomatico. Dovremmo ricordare altri gravi scontri USA-Cina, come l’abbattimento statunitense di un jet cinese sull’isola di Hainan e il bombardamento statunitense di un obiettivo in Serbia che si rivelò essere l’ambasciata cinese. Entrambi questi incidenti hanno provocato la morte dei cinesi e le conseguenti scuse degli Stati Uniti.
In tutti questi incidenti, il filo conduttore è la diplomazia. Il compito dei diplomatici è raggiungere la consapevolezza che la cattiva condotta non si ripeterà e che un incidente non è un atto di guerra. Se oggi le relazioni USA-Cina fossero state positive, la tensione dell’ultimo incidente non avrebbe impedito a Blinken di recarsi a Pechino. Nell’incidente del pallone, i cinesi si sono scusati. Sarebbe dovuto bastare questo per giustificare il viaggio, il cui scopo è quello di ridurre le tensioni e favorire la comprensione reciproca.
Mel Gurtov, sindacato da Voce di Pace, è Professore Emerito di Scienze Politiche presso la Portland State University e scrive su Nell’interesse umano.
La posta APB: Il pallone è alzato apparso per primo su Blog contro la guerra.com.
Fonte: www.antiwar.com