Lunedì il ministro francese del digitale Jean-Noël Barrot è entrato in una crescente rissa tra l’Unione europea e il Twitter di Elon Musk, minacciando l’accesso della piattaforma di social media al blocco.
Nei commenti fatti sulla rete radio Info Francia, il ministro ha affermato che la società statunitense sarebbe stata bandita dall’UE se si fosse rifiutata di seguire l’arrivo Legge europea sui servizi digitali, che entrerà in vigore in tutta l’UE alla fine di agosto.
“La disinformazione è una delle minacce più gravi che pesano sulle nostre democrazie”, ha affermato Barrot. “Twitter, se ripetutamente non segue le nostre regole, sarà bandito dall’UE”, ha aggiunto il ministro francese.
Le osservazioni segnano un’escalation di una lotta in corso tra i politici europei e Twitter, che è stato acquistato lo scorso anno da Elon Musk, il controverso miliardario che controlla anche Tesla e SpaceX.
La settimana scorsa, POLITICO segnalato che la piattaforma di social media si stava ritirando dal codice di condotta della disinformazione volontaria dell’UE.
Il codice stabilisce gli obblighi per le grandi piattaforme digitali in merito al monitoraggio della pubblicità politica, alla repressione della disinformazione e all’incoraggiamento di un accesso e una partecipazione più ampi agli estranei. Altre importanti piattaforme di social media si sono impegnate a supportare il regolamento, che ha lo scopo di anticipare alcune delle misure che diventeranno obbligatorie ai sensi del nuovo Digital Services Act. Il regolamento prevede multe vale fino al 6 percento del fatturato annuo di un’azienda per chi infrange le regole.
Il commissario per i mercati interni Thierry Breton ha twittato “Puoi correre ma non puoi nasconderti” in risposta alla decisione di Twitter di ritirarsi dal codice.
Fonte: www.ilpolitico.eu