Home PoliticaMondo Bruxelles stabilisce norme più rigorose dell’UE sulla qualità dell’aria

La Commissione europea mercoledì ha proposto di inasprire le linee guida dell’UE sulla qualità dell’aria, il che significa che i paesi dovranno adottare misure per ridurre drasticamente l’esposizione ai principali inquinanti.

Il proposta suggerisce di inasprire i valori limite per alcuni dei principali inquinanti atmosferici entro il 2030 come parte del suo Piano raggiungere lo “zero inquinamento” entro la metà del secolo.

Ciò scatenerà il respingimento delle capitali che già non riescono a raggiungere gli obiettivi attuali e dei legislatori di centrodestra al Parlamento europeo che hanno chiesto una moratoria sulla nuova legislazione verde in mezzo alla guerra in Ucraina e all’impennata dei prezzi dell’energia.

Il testo, come prima segnalato da POLITICO, abbassa i limiti di esposizione media annua al particolato fine (PM2,5), che è stato collegato a malattie respiratorie, e al biossido di azoto (NO2), uno dei principali inquinanti dei trasporti.

Ma quei limiti – 10 microgrammi per metro cubo per PM2,5 e 20 per NO2 – sono ancora il doppio dell’ultimo raccomandazioni dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’organizzazione suggerisce di limitare il PM2,5 a 5 microgrammi per metro cubo e l’NO2 a 10.

Le ONG sono critiche nei confronti della proposta, affermando che l’UE dovrebbe mirare al pieno allineamento con le linee guida dell’OMS. Un gruppo di eurodeputati dei Socialisti e Democratici, dei Verdi e del gruppo Renew Europe hanno anche segnalato una mancanza di ambizione, sostenendo che la Commissione non ha seguito il parere scientifico nel fissare i nuovi limiti.

Nonostante i recenti miglioramenti dei livelli di inquinamento atmosferico in tutto il blocco, l’aria sporca è ancora causata ben oltre 300.000 morti premature nel 2019, secondo l’Agenzia europea dell’ambiente.

I gruppi verdi hanno anche sottolineato che la proposta manca di denti quando si tratta di applicazione e hanno esortato la Commissione a rafforzare i meccanismi per garantire che i paesi seguano le nuove regole.

“Gli standard di qualità dell’aria sono una promessa vuota se non ci sono sanzioni finanziarie in atto per ritenere i governi responsabili se li violano”, ha affermato Ugo Taddei, capo dell’aria pulita presso l’ente di beneficenza legale ClientEarth.

Le ONG hanno acclamato un aspetto della proposta: introduce disposizioni per garantire ai cittadini l’accesso alla giustizia in caso di violazione dei limiti e possono essere risarciti per i danni alla salute causati dal superamento dei limiti di inquinamento.

La proposta della Commissione sarà ora discussa dai paesi membri e dal Parlamento europeo.

Fonte: ilpolitico.eu

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