Sulla COI #319, Kyle Anzalone e Connor Freeman coprono le ultime notizie su Afghanistan, Iran, negoziati JCPOA, assassinio di Darya Dugina, Cina e altro ancora.
Kyle analizza la triste realtà della situazione dei rifugiati afgani un anno dopo il ritiro degli Stati Uniti. Le persone continuano a languire nei campi profughi gestiti da Washington e dai suoi partner in tutto il mondo. In luoghi come gli Emirati Arabi Uniti e il Kosovo, gli afgani vivono in condizioni simili a una prigione in attesa di essere trasferiti negli Stati Uniti. Il Congresso ha stanziato 7 miliardi di dollari per reinsediare i rifugiati, un finanziamento più che sufficiente per portare a termine il lavoro, ma non è chiaro dove andranno a finire i soldi. Questo disastro umanitario sembra continuare all’infinito. Ancora in attesa di lasciare l’Afghanistan ci sono decine di migliaia di persone che hanno lavorato per il governo degli Stati Uniti e per i gruppi umanitari sostenuti dall’Occidente.
Connor discute le ultime notizie sui colloqui JPOCA. Gli iraniani stanno preparando la loro risposta alla risposta di Washington alla proposta “finale” dell’UE di rilanciare l’accordo nucleare iraniano. Allo stesso tempo, la parata di ufficiali falchi della difesa e dell’intelligence israeliana diretti a Washington continua con il capo del Mossad in arrivo la prossima settimana. Il primo ministro israeliano Yair Lapid e il ministro della Difesa Benny Gantz chiedono che l’amministrazione Joe Biden prepari un’opzione militare per l’Iran per ottenere concessioni impossibili. L’Iran ha anche presentato a Mosca la proposta di un leader europeo per una “iniziativa di pace” per porre fine alla guerra in Ucraina, concentrandosi sugli scambi di prigionieri e sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Connor poi parla di alcune altre notizie recenti, tra cui l’FSB che nomina un nuovo sospetto che secondo loro ha contribuito a costruire l’autobomba che ha ucciso la giornalista russa Darya Dugina, l’Esercito popolare di liberazione cinese che annuncia che i bombardieri strategici parteciperanno a pattugliamenti “regolari” intorno a Taiwan, i sistemi di difesa aerea S-300 greci si sarebbero bloccati sugli F-16 turchi nello spazio aereo internazionale sul Mediterraneo e i contratti delle Israel Aerospace Industries con Roma per aerei spia utilizzati per pilotare missioni NATO, anche lungo i confini rumeno, moldavo e ucraino.
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Il post Conflitti di interesse: migliaia di rifugiati afgani sono ancora nei campi un anno dopo l’evacuazione di Kabul è apparso per primo Blog di Antiwar.com.
Fonte: antiwar.com