L’Agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’UE sta valutando la possibilità di sospendere le attività in Grecia a seguito di una controversia sul capovolgimento di un peschereccio sovraffollato, ha riferito Le Monde.
Durante una riunione del consiglio di amministrazione dell’agenzia, nota come Frontex, il 20 e 21 giugno, il responsabile dei diritti fondamentali dell’agenzia, Jonas Grimheden, ha raccomandato di sospendere temporaneamente le attività delle agenzie in Grecia, secondo quanto riportato dal quotidiano francese rapporto.
La reazione di Frontex arriva sulla scia del disastro di un barcone di migranti al largo della Grecia, una delle più grandi tragedie nel Mar Mediterraneo degli ultimi anni. Le tensioni sono aumentate tra l’agenzia dell’UE e Atene sul ruolo svolto da ciascuna delle parti nell’affrontare la tragedia.
I critici affermano che le autorità greche avrebbero dovuto agire più rapidamente per evitare che la nave si capovolgesse. Ci sono testimonianze dei sopravvissuti secondo cui la guardia costiera ha legato la nave e ha tentato di trainarla, facendo oscillare la barca, cosa che le autorità greche negano con forza.
Dopo il naufragio, Frontex ha affermato di averlo fattoavviatoun “rapporto di incidente grave”, che richiede la registrazione di potenziali violazioni dei diritti umani.
Fonte: www.ilpolitico.eu