PARIGI — L’Assemblea nazionale, la camera bassa della Francia, ha approvato 44 miliardi di euro di spesa in più per far fronte alle conseguenze dell’inflazione in aumento e dei prezzi dell’energia.
Le misure si articolano su due testi, un cosiddetto disegno di legge sul potere d’acquisto, approvato nelle prime ore di venerdì mattina della scorsa settimana, e una versione aggiornata della legge di bilancio, adottata mercoledì alle 4 del mattino. I progetti di legge devono ancora passare al Senato.
Le discussioni parlamentari sulla nuova serie di misure sono state una prova per il presidente francese Emmanuel Macron, la cui coalizione ha perso la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale dopo le elezioni di giugno. I parlamentari dell’opposizione sono riusciti a intrufolarsi in alcuni emendamenti, incluso un pacchetto da 230 milioni di euro per aiutare le persone che hanno bisogno di acquistare olio da riscaldamento per il prossimo inverno.
9,7 miliardi di euro dei 44 miliardi previsti dal disegno di legge saranno dedicati alla nazionalizzazione integrale di EDF, acquistando il restante 16 per cento del colosso dell’energia che non è già di proprietà dello Stato francese. Circa 20 miliardi di euro sono destinati alle misure fondamentali del potere d’acquisto e altri 12 miliardi circa sono destinati al pagamento degli interessi del debito pubblico.
Altre misure approvate includono il prolungamento dei massimali esistenti sui prezzi di gas ed elettricità fino alla fine del 2022, l’aumento delle pensioni e delle prestazioni sociali e l’eliminazione del cosiddetto canone audiovisivo. La radiodiffusione pubblica sarà invece finanziata dal gettito IVA.
Il governo è inoltre impostato per aumentare uno sconto esistente di 18 centesimi al litro sul carburante a 30 centesimi al litro per settembre e ottobre, per poi ridurlo a 10 centesimi al litro fino alla fine dell’anno.
Per entrare in vigore, i due testi necessitano ora dell’approvazione del Senato francese, che ha già avviato l’esame in commissione, e li discuterà in plenaria a partire dal 28 luglio.
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Fonte: ilpolitico.eu