I Paesi Bassi possono adire la Corte europea dei diritti dell’uomo per il volo della Malaysia Airlines che è stato abbattuto sopra i territori separatisti appoggiati dalla Russia nell’Ucraina orientale nel luglio 2014, uccidendo 298 persone, ha stabilito la corte Mercoledì.
Gli olandesi hanno sostenuto che, dato il suo sostegno alle autoproclamate repubbliche di Luhansk e Donetsk, la Russia sia stata responsabile dell’incidente, in cui sono stati uccisi 196 cittadini olandesi.
La corte ha rilevato che “le aree dell’Ucraina orientale in mano ai separatisti erano, dall’11 maggio 2014 e almeno fino al 26 gennaio 2022, sotto la giurisdizione della Federazione Russa”, data l’assistenza politica, economica e militare della Russia, compreso il dispiegamento di truppe — nei territori separatisti.
Di conseguenza, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato ammissibile la denuncia olandese. Lo stesso vale per un caso correlato avviato dall’Ucraina contro la Russia per presunte violazioni dei diritti umani commesse dalle forze separatiste e russe a Luhansk e Donetsk, compresi gli attacchi ai civili e il lavoro forzato.
Il tribunale emetterà una sentenza definitiva in una data successiva e non specificata.
Essendo stata esclusa dal Consiglio d’Europa, la Russia non ha più aderito alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo da allora lo scorso settembre. Tuttavia, può ancora essere ritenuto responsabile per azioni commesse prima di tale data.
Se ritenuta colpevole, la Russia potrebbe essere ritenuta responsabile per i danni ai parenti delle vittime.
Wilhelmine Preussen ha contribuito alla segnalazione.
Fonte: www.ilpolitico.eu