Home PoliticaMondo I paesi con la maggior parte dei casi di vaiolo delle scimmie ricevono i primi vaccini acquistati dall’UE

I paesi con la maggior parte dei casi di vaiolo delle scimmie ricevono i primi vaccini acquistati dall’UE

da Notizie Dal Web

I paesi dell’Unione Europea con i più alti tassi di infezioni da vaiolo delle scimmie inizieranno a ricevere dosi di un vaccino contro il vaiolo da martedì, acquistato per il blocco dalla Commissione Europea.

La Spagna, che ha registrato il maggior numero di casi in tutto il mondo (escluso il Regno Unito), sarà il primo Paese a ricevere il vaccino Imvanex della Bavarian Nordic, con 5.300 dosi in arrivo martedì.

Portogallo, Germania e Belgio saranno i prossimi a ricevere le dosi. Le consegne in altri paesi avverranno nei mesi di luglio e agosto, ha affermato la Commissione in a dichiarazione.

La nuova Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione, firmato un accordo con l’azienda danese per 109.090 dosi di vaccino all’inizio di questo mese. L’Europa non ha ancora autorizzato Imvanex a proteggere dal vaiolo delle scimmie, ma l’Agenzia europea per i medicinali martedì lanciato la sua valutazione del vaccino per la malattia. È approvato per questa indicazione negli Stati Uniti

Dal 22 giugno casi nella regione Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si stavano avvicinando a 3.000, ma è probabile che le cifre più recenti siano più elevate. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, insieme all’OMS, sta aiutando i paesi a comunicare i rischi di infezione e come prevenire e identificare i casi, che sono prevalentemente tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.

Il Regno Unito la scorsa settimana allargato la sua politica di vaccinazione per offrire il colpo a tutti gli uomini gay e bisessuali ad alto rischio di contrarre il virus, allargando la rete ai soli operatori sanitari ea chi è a diretto contatto con i casi.

È la prima volta che Hera acquista e fornisce direttamente vaccini ai paesi dell’UE, ha sottolineato il commissario alla Salute Stella Kyriakides. “Con HERA in funzione, l’UE ha notevolmente rafforzato la sua capacità di rispondere e affrontare in modo decisivo le nuove minacce per la salute”.

Fonte: ilpolitico.eu

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