C’è il rischio di una “ripresa” della minaccia del “terrorista islamista” in Europa, ha detto il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin durante una visita negli Stati Uniti.
Sottolineando l’importanza della collaborazione antiterrorismo tra i servizi di intelligence delle due sponde dell’Atlantico, Darmanin disse in un’intervista ad Agence France-Presse che “per gli europei e per la Francia il rischio principale è il terrorismo islamista sunnita”.
Pur sottolineando le preoccupazioni che devono affrontare gli Stati Uniti, comprese le sparatorie e il suprematismo bianco, Darmanin ha affermato che gli americani non devono dimenticare “quella che ci sembra essere la principale minaccia in Europa”, che il ministro ha definito essere il terrorismo sunnita.
Darmanin ha anche evidenziato il rischio che le persone compiano un “attacco tipo Bataclan”, riferendosi agli attacchi di Parigi del 2015 che hanno visto la morte di 130 persone, di cui 90 al teatro Bataclan.
La Francia ha assistito a diversi attacchi terroristici negli ultimi anni, tra cui l’accoltellamento di un agente di polizia nel 2021, che ha portato il presidente Emmanuel Macron a dichiarare che la Francia non avrebbe mai ceduto al terrorismo islamista.
Nell’intervista all’AFP, il ministro francese ha anche criticato l’uscita degli Stati Uniti dall’Afghanistan e ha messo in guardia sul rischio della ricostruzione delle cellule dell’Isis nel Levante.
Fonte: www.ilpolitico.eu