Giovedì il Parlamento europeo ha condannato l’Iran per la repressione dei manifestanti per i diritti delle donne.
La maggioranza degli eurodeputati votato a favore di un risoluzione che “condanna con la massima fermezza” la morte della 22enne Mahsa Amini “in seguito al suo violento arresto, abusi e maltrattamenti da parte della ‘polizia morale’ iraniana”, e chiede al governo iraniano di consentire un ed indagine efficace”.
La risoluzione “sostiene inoltre il movimento di protesta pacifica in tutto il paese” e chiede alle autorità iraniane di rilasciare i manifestanti che sono stati arrestati e ritirare tutte le accuse contro di loro.
Dopo la morte di Amini, si sono svolte manifestazioni anti-governative in tutto l’Iran, con molte donne che si sono tolte il velo a dispetto delle leggi religiose del Paese.
Le autorità hanno ucciso più di 100 persone durante le manifestazioni,secondo i gruppi di diritti.
Il testo in Parlamento è stato adottato per alzata di mano, quindi non c’è traccia ufficiale di quanti abbiano votato a favore. Ma secondo Cornelia Ernst, presidente della Delegazione del Parlamento per i Rapporti con l’Iran, la “grande maggioranza” era a favore del testo.
“I diritti umani non sono negoziabili. Il desiderio di un Iran libero e democratico attanaglia sempre più persone in Iran. Il Parlamento europeo è al loro fianco”, ha affermato Ernst in una dichiarazione dopo il voto.
La risoluzione esorta inoltre l’UE a sanzionare i funzionari iraniani coinvolti nella repressione dei manifestanti. Quella richiesta ha sostegno altrove, con i ministri degli esteri di Francia e Germania che questa settimana annunciano che l’UE è pronta a imporre sanzioni contro i leader di Teheran.
Mercoledì, l’eurodeputato svedese Abir Al-Sahlani si è tagliata i capelli al Parlamento di Strasburgo in segno di solidarietà con le donne in Iran. L’eurodeputata nata in Iraq ha detto “donne, vita, libertà” in curdo e inglese prima di tagliarsi la treccia.
Giovedì anche il Parlamento europeo ha adottato a risoluzione sull’escalation della guerra di aggressione contro l’Ucraina da parte della Russia. Circa 504 deputati hanno votato a favore della risoluzione, che chiede un massiccio aumento dell’assistenza militare all’Ucraina, mentre 26 hanno votato contro.
Fonte: ilpolitico.eu