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Il piano di asilo del Ruanda del Regno Unito è illegale, regole del tribunale

da Notizie Dal Web

LONDRA – Il piano della Gran Bretagna di espellere i richiedenti asilo in Ruanda per far esaminare le loro richieste è illegale, ha stabilito giovedì la Corte d’appello, con un duro colpo per il ministro dell’Interno Suella Braverman.

La Gran Bretagna ha annunciato un accordo multimilionario con il Ruanda nella primavera del 2022 e ha promesso di deportare le persone che ritiene abbiano compiuto “viaggi pericolosi, inutili e illegali” nel Regno Unito verso la nazione centrafricana.

L’Alta Corte lo scorso anno ha respinto diverse offerte per fermare il piano del governo, ma un certo numero di richiedenti asilo e l’organizzazione benefica Asylum Aid sono ora riusciti presso la Corte d’appello a ribaltare la conclusione secondo cui il Ruanda rappresenta un “paese terzo sicuro”.

Segna l’ultimo colpo per la politica, che deve ancora vedere un solo volo decollare in mezzo a una sfida legale.

Braverman, il cui capo primo ministro Rishi Sunak ha fatto del “fermare le barche” che attraversano la Manica una priorità politica fondamentale, parlerà alla Camera dei Comuni sui prossimi passi del governo in seguito.

È probabile che la conclusione legale provochi una reazione da parte dei parlamentari conservatori, già irritati da un precedente intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha bloccato un volo pianificato. Il caso potrebbe ora affrontare ulteriori dispute presso la Corte Suprema.

Il Ruanda “pienamente impegnato” nel piano

Gli oppositori della politica hanno sostenuto che il governo del Regno Unito rischia di inviare persone in cerca di rifugio in un paese che non protegge i diritti o la vita degli oppositori politici, ma il governo ruandese ha reagito alla sentenza della Corte d’appello di giovedì.

Il portavoce del governo ruandese Yolande Makolo ha affermato che mentre la scoperta è stata “in definitiva una decisione per il sistema giudiziario del Regno Unito, contestiamo la sentenza secondo cui il Ruanda non è un paese sicuro per richiedenti asilo e rifugiati”.

“Diamo un contributo significativo per affrontare gli impatti della crisi migratoria globale”, ha affermato il portavoce.

“I ruandesi sanno cosa significa essere costretti a fuggire da casa e rifarsi una vita in un nuovo paese. Come società e come governo, abbiamo costruito un ambiente sicuro, protetto e dignitoso, in cui migranti e rifugiati hanno pari diritti e opportunità dei ruandesi. Tutti coloro che si trasferiranno qui nell’ambito di questa partnership ne trarranno beneficio”.

Il Ruanda, ha affermato Makolo, “rimane pienamente impegnato a far funzionare questa partnership”.

La sentenza arriva pochi giorni dopo che la stessa valutazione legale del Ministero dell’Interno del piano per il Ruanda ha rilevato che costerà circa 169.000 sterline per migrante deportare una persona lì – circa 63.000 sterline in più rispetto a quanto costerebbe tenerla nel Regno Unito.

Il Ministero dell’Interno ha indicato un effetto deterrente che ritiene che il piano avrà su coloro che cercano di venire nel Regno Unito.

Questa storia in via di sviluppo è in fase di aggiornamento.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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