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Il principe Laurent del Belgio indagato per frode ed estorsione

da Notizie Dal Web

Il principe Laurent del Belgio, fratello minore del re Filippo, è stato accusato di frode ed estorsione dal fondo sovrano libico, hanno detto venerdì gli avvocati dell’Autorità libica per gli investimenti.

Il trasloco è l’ultimo passo una disputa lunga anni tra l’autorità libica e il fratello del re per un risarcimento contestato da un progetto di riforestazione fallito gestito attraverso la sua ONG Global Sustainable Development Trust (GSDT) nel paese nordafricano nel 2008. Il progetto è fallito dopo lo scoppio della guerra civile nel 2011.

La LIA sostiene che il principe abbia esercitato “pressioni inaccettabili” nel suo tentativo di ottenere quasi 70 milioni di euro di risarcimento che afferma di essere dovuto dal ministero libico dell’agricoltura. Nel corso degli anni, la battaglia legale del principe Laurent è andata avanti richiesto procuratori federali di sequestrare miliardi di euro di beni libici e ha scatenato un’inchiesta parlamentare sul pagamento degli interessi.

Lo studio legale Jus Cogens, che rappresenta la LIA, ha dichiarato di aver intentato una causa civile giovedì, che, secondo la legge belga, rende obbligatorio per un magistrato inquirente aprire un’indagine giudiziaria.

“È patetico”, ha detto in una nota Laurent Arnauts, l’avvocato del principe Laurent. “I dignitari libici stanno cercando di salvare la faccia perché hanno appena perso una tredicesima volta davanti ai tribunali belgi e in Lussemburgo.

“È normale che un creditore cerchi di far rispettare una decisione del tribunale a suo favore, non è estorsione. Prova a dire diversamente al tuo fornitore di energia”, ha aggiunto, in riferimento a una decisione del tribunale del 2011 che ordinava alla Libia di pagare al principe 38.479.041 euro di danni per violazione illecita di un contratto di riforestazione.

La LIA e i suoi avvocati affermano di avere prove che dimostrano che il principe avrebbe tentato di ottenere il denaro affermando di poter influenzare drasticamente il corso di un’indagine in corso che ha portato a il sequestro di 15 miliardi di euro dai conti bancari della LIA in Belgio e l’emissione di un mandato d’arresto nei confronti del suo amministratore delegato, Ali Mohammed Hassan.

La LIA è stata istituita nell’agosto 2006 e afferma di essere indipendente dallo stato libico. Il Comitato del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, invece, ha ordinato il congelamento di tutti i fondi posseduti o controllati da Muammar Gheddafi, compresa la LIA.

“Non ci è rimasta altra scelta che avviare un procedimento penale contro il principe Laurent. Abbiamo comunicato elementi di fatto al giudice istruttore che dimostrano, secondo noi, che il principe Laurent ha abusato del suo status di titolare di una carica pubblica, sostenendo di poter influenzare la procedura penale contro la LIA e il suo amministratore delegato”, ha dichiarato l’avvocato della LIA Christophe Marchand in una nota .

In Belgio, l’influence-trading può essere punito con una pena detentiva da sei mesi a quattro anni e una multa fino a 10.000 euro; la frode può comportare una pena detentiva da un mese a cinque anni e una multa fino a 3.000 euro; e l’estorsione può essere punita con la reclusione da cinque a dieci anni.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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