Home PoliticaMondo La BCE alza i tassi di 0,5 punti percentuali, gli impegni si ripetono a marzo

La BCE alza i tassi di 0,5 punti percentuali, gli impegni si ripetono a marzo

da Notizie Dal Web

FRANCOFORTE — La Banca centrale europea ha alzato i tassi di 0,5 punti percentuali e disse intende aumentare i tassi della stessa entità a marzo per schiacciare la furia dell’inflazione.

L’aumento era ampiamente previsto e porterà il tasso sui depositi chiave al 2,5%, dopo che la BCE ha aumentato i tassi a un ritmo record dal suo minimo storico di -0,5% a luglio.

Ma c’erano dubbi sul fatto che il Consiglio direttivo si sarebbe impegnato in anticipo per un altro grande aumento il mese prossimo dopo che l’inflazione complessiva è scesa più rapidamente del previsto e i politici accomodanti hanno chiesto mosse più incrementali.

L’annuncio della BCE arriva sulla scia di una mossa simile da parte della Banca d’Inghilterra giovedì scorso. Mercoledì scorso, la Federal Reserve statunitense è tornata a un aumento del tasso di un quarto di punto percentuale dopo un anno di aumenti maggiori, ma ha segnalato “aumenti continui” degli oneri finanziari.

Mentre la BCE ha affermato che i tassi devono salire “in modo significativo a un ritmo costante”, ha anche affermato che il suo successivo percorso politico sarà deciso dopo la decisione politica di marzo. A quel punto i responsabili politici avranno a portata di mano le nuove previsioni dello staff della BCE per la crescita e l’inflazione.

Prima dell’annuncio di giovedì, i mercati finanziari si aspettavano che il tasso sui depositi della BCE raggiungesse il picco del 3,5% entro l’estate.

La BCE sembrava cercare di smorzare la speculazione secondo cui qualsiasi picco sarebbe stato di breve durata e i tassi potrebbero scendere presto, osservando che “mantenere i tassi di interesse a livelli restrittivi nel tempo ridurrà l’inflazione”.

La dichiarazione ha anche affermato i piani della BCE di far diminuire la dimensione della sua scorta di obbligazioni di circa 5 trilioni di euro in media di 15 miliardi di euro dall’inizio di marzo 2023 fino alla fine del secondo trimestre. La velocità della riduzione da allora in poi è ancora da determinare.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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