Il primo ministro francese Elisabeth Borne ha annunciato giovedì che sarà creata e ricoperta una posizione di “ambasciatrice per i diritti LGBT+” entro la fine dell’anno.
In una dichiarazione, l’ufficio di Borne ha affermato che l’ambasciatore sarà responsabile del “coordinamento dell’azione diplomatica francese per proteggere dalla discriminazione e promuovere i diritti LGBT+ in tutto il mondo”.
Borne ha anche annunciato la creazione di un fondo di 3 milioni di euro per creare 10 nuovi centri LGBTQ+, oltre ad aumentare il budget dei 35 centri esistenti, che ospitano eventi ospitati da organizzazioni LGBTQ+.
La mossa arriva tra le forti critiche al governo del presidente Emmanuel Macron vista la nomina, dopo un rimpasto, di due ministri che hanno fatto matrimonio contro lo stesso sesso dichiarazioni in passato: il Ministro delle Autorità Locali Caroline Cayeux e il Ministro della Transizione Ecologica Christophe Béchu.
Cayeux è stata interrogata sui suoi commenti passati alla TV francese a metà luglio, a cui lei ha risposto che “certamente rimase fedele alle sue parole” e si difese dicendo che aveva molti amici tra “tutta quella gente”. Ha fatto marcia indietro subito dopo e si è scusato per le sue osservazioni.
In seguito a quell’incidente, circa 100 personalità di spicco, anche della maggioranza presidenziale, hanno denunciato le “osservazioni omofobe” di Cayeux in un editoriale pubblicato dal Journal du Dimanche. Decine di persone si riunirono Martedì vicino all’Assemblea nazionale a Parigi per protestare contro la sua continua presenza al governo.
Bechu commentato Giovedì sul suo voto contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso nel 2013, affermando che non era saggio “guardare con gli occhi del 2022 allo stato delle cose di 10 anni fa” e che da allora le sue opinioni erano cambiate.
Il primo ministro francese ha annunciato il nuovo ruolo durante una visita a un centro LGBTQ+ a Orléans, nel 40° anniversario dell’abrogazione della legge che criminalizza i rapporti omosessuali in Francia.
Hussein Bourgi, senatore del Partito socialista, ha annunciato prima della visita di Borne che presenterà la denuncia una bolletta sabato per risarcire i condannati per omosessualità tra il 1942 e il 1982.
Fonte: ilpolitico.eu