La minaccia di una guerra commerciale con l’Europa non darebbe al governo britannico motivo di annullare le obiezioni unioniste alle future leggi commerciali dell’UE in Irlanda del Nord, ha promesso un alto ministro del Regno Unito.
Il segretario dell’Irlanda del Nord Chris Heaton-Harris ha preso l’impegno martedì al comitato di controllo dell’UE di Commons, alla vigilia di un voto parlamentare per approvare i regolamenti che disciplinano il cosiddetto Stormont Brake.
Il “freno” è una parte fondamentale del Quadro Windsor, il più ampio accordo tra Regno Unito e UE per far funzionare le regole commerciali post-Brexit nell’Irlanda del Nord. L’Irlanda del Nord rimane l’unica parte del Regno Unito ancora vincolata alle normative UE sulle merci.
Le nuove leggi pubblicate lunedì offrono ai sindacalisti dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord il potere di opporsi alle future leggi dell’UE che disciplinano gli standard sui beni, ma danno anche a Londra spazio di manovra mal definito ignorare tale petizione unionista se i ministri del Regno Unito citano “circostanze eccezionali”.
Il parlamentare unionista democratico Gavin Robinson ha detto a Heaton-Harris che lo Stormont Brake non era quindi un vero veto per l’Irlanda del Nord, e ha affermato che le regole danno a Londra troppa libertà per annullare le obiezioni unioniste.
Ha sollevato la prospettiva che Bruxelles introduca misure di ritorsione nel caso in cui Belfast cerchi di bloccare le nuove leggi dell’UE e ha insistito su Heaton-Harris per “se sei convinto che la minaccia di un’azione correttiva da parte dell’Unione europea non costituirebbe una circostanza eccezionale”.
Heaton-Harris ha subito risposto: “Sì”.
Ma quando Robinson ha chiesto se gli alti funzionari britannici che lo affiancavano erano d’accordo con quella valutazione, hanno esitato.
“Non sto cercando di fornire qui elementi definitivi su cosa significhi”, ha risposto Mark Davies, direttore della Windsor Framework Taskforce presso il Cabinet Office. “Se ci sono circostanze eccezionali, i ministri devono renderne conto al parlamento”.
I parlamentari dovrebbero votare attraverso le nuove regole mercoledì, nonostante l’opposizione del DUP.
Fonte: www.ilpolitico.eu