LONDRA – Il vice primo ministro britannico Oliver Dowden ha istituito una nuova unità dedicata all’uso dell’intelligenza artificiale per semplificare il funzionamento del governo, combattere le frodi sul welfare e aiutare a elaborare le richieste di asilo.
Delineando i nuovi 5 milioni di sterline “Incubatore per l’intelligenza artificiale” in un briefing di lunedì, Dowden ha affermato che la tecnologia emergente potrebbe essere un “significativo motore al ribasso” nella riduzione delle dimensioni della pubblica amministrazione, che secondo lui è cresciuta a dismisura a causa della Brexit e della pandemia di COVID.
“Sono un conservatore, voglio lo Stato più piccolo possibile e i migliori risultati possibili”, ha detto Dowden a un gruppo di giornalisti.
Dowden ha affermato che l’unità probabilmente esaminerà come l’intelligenza artificiale potrebbe essere utilizzata in aree come la lotta alle frodi sul welfare; trattamento dell’asilo e dell’immigrazione e nel modo in cui il pubblico interagisce con il servizio sanitario.
“Quello che vedo in questo è uno strumento trasformativo per essere in grado di accelerare il ritmo della tecnologia in un modo che possa aiutarci a fornire risultati migliori con meno input e, in definitiva, che dovrebbe essere in grado di far risparmiare denaro ai contribuenti”, ha affermato.
La mossa per tagliare i costi attraverso l’intelligenza artificiale precede la dichiarazione autunnale del cancelliere Jeremy Hunt, che in ottobre aveva annunciato un congelamento dell’espansione del pubblico impiego con l’obiettivo di riportarne le dimensioni ai livelli pre-pandemia.
Il reclutamento per i primi 20 esperti tecnici è iniziato lunedì, anche se Laura Gilbert, capo analista al numero 10 di Downing Street, ha affermato che il governo ha già prelevato alcuni esperti da “aziende piuttosto grandi”.
“Si tratta di cercare di ottenere una squadra di sicari… che vada là fuori e porti effettivamente un alto livello di competenza per cercare di identificare soluzioni innovative ai progetti”, ha detto Dowden.
L’idea alla base dell’integrazione dell’intelligenza artificiale nelle funzioni di governo sarebbe quella di contribuire ad accelerare i processi interni, assistere nel processo decisionale e contribuire a migliorare l’interfaccia pubblica con settori come l’assistenza sanitaria.
Fonte: ilpolitico.eu