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Le capitali Ue propongono Chips Act per i medicinali

da Notizie Dal Web

La maggior parte dei paesi dell’UE si è mobilitata dietro una proposta per creare un “Critical Medicines Act” che replichi gli sforzi europei verso l’autosufficienza nei microchip.

L’atto incoraggerebbe la produzione di farmaci chiave, nonché ingredienti farmaceutici e input chimici di base, riducendo le dipendenze dai principali produttori come Cina e India.

L’idea è avanzata in a documento di posizione di martedì, stilata dal governo belga e sostenuta da altri 18 Paesi, tra cui Francia e Germania.

Le capitali dell’UE sottolineano che il 40% di tutti gli ingredienti farmaceutici a livello globale lo sono proveniente dalla Cina, e che la produzione di molti di questi prodotti è concentrata solo in una manciata di siti produttivi. “Di conseguenza, l’Europa (e il mondo) dipendono da pochi produttori per la maggior parte delle loro forniture di medicinali”, osserva il giornale.

Non spiega in dettaglio come si potrebbe raggiungere questo obiettivo, ma afferma che la futura legislazione dovrebbe seguire l’esempio dell’European Chips Act e del Critical Raw Materials Act. Il blocco sta versando 43 miliardi di euro di investimenti incoraggiare la produzione di microchip, nonché fissare obiettivi ambiziosi per portare la quota dell’UE nella catena del valore globale dei semiconduttori al 20% entro il 2030.

La pandemia ha messo a fuoco la fragilità delle filiere farmaceutiche europee dopo che l’India ha vietato l’esportazione di paracetamolo e altri farmaci salvavita per far fronte all’ondata di infezioni da COVID-19. Le crescenti tensioni con la Cina, il maggiore esportatore verso l’UE, hanno rafforzato gli appelli ai governi affinché prendano a ruolo più attivo nella gestione della produzione all’insegna dell'”autonomia strategica”.

I paesi non possono scrivere la legislazione dell’UE da soli, ma il forte sostegno della maggioranza alla misura spingerà la Commissione europea a prendere in considerazione una proposta ufficiale.

Altre idee nel documento includono un meccanismo volontario di solidarietà dell’UE che consentirebbe ai paesi di scambiarsi rapidamente scorte di medicinali in caso di carenza, nonché la creazione di un elenco europeo di medicinali critici per un monitoraggio speciale, una misura inclusa anche nel documento legislazione l’ampliamento del mandato dell’Agenzia europea per i medicinali adottato lo scorso anno.

Oltre a Belgio, Francia e Germania, il documento di posizione è stato firmato da Austria, Paesi Bassi, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Spagna, Estonia, Slovenia, Romania, Lettonia, Lituania, Grecia, Malta, Polonia, Italia e Portogallo. La proposta arriva giovedì prima di una riunione informale dei ministri della sanità dell’UE in Svezia.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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