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Le Pen giura di tenere vicina la Russia per impedire un’alleanza con la Cina

da Notizie Dal Web

La candidata alla presidenza francese di estrema destra Marine Le Pen ha dichiarato oggi che, se fosse presidente, si impegnerebbe con la Russia dopo la guerra in Ucraina per garantire che Mosca non crei un’alleanza con Pechino.

Le Pen, che domenica dovrà affrontare un ballottaggio al secondo turno con l’incumbent Emmanuel Macron, sostiene di essere dalla parte dell’Ucraina in guerra perché è una sostenitrice della sovranità nazionale. Tuttavia, è stata un’ammiratrice di lunga data del presidente russo Vladimir Putin e ha ricevuto prestiti di partito da una banca russa.

“Sarà necessario diplomaticamente, quando la guerra [in Ucraina] sarà finita, quando sarà stato firmato un trattato di pace, cercare di evitare questo legame che rischia di essere per noi il più grande pericolo del 21° secolo”, Le Pen disse in un’intervista alla radio pubblica francese.

Riformulando il suo antico desiderio di riavvicinamento con Mosca in nuovi termini geopolitici, Le Pen ha affermato: “Immagina… se lasciamo che il primo produttore di materie prime al mondo — che è la Russia — [crei un’alleanza] con la prima fabbrica del mondo — che è la Cina — per far loro forse costituire la prima potenza militare del mondo. Credo che sia potenzialmente un grande pericolo”, ha detto Le Pen.

Le Pen desiderava da tempo che Francia ed Europa si alleassero con la Russia di Putin. Nel 2011 lei detto Il quotidiano russo Kommersant ha affermato che Francia e Russia hanno “interessi strategici e di civiltà comuni” e ha affermato di volere che la Francia esca dalla struttura di comando integrata della NATO.

Il candidato di estrema destra continua ancora a difendere l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia. “La Crimea non è mai stata invasa… c’è stato un referendum in Crimea”, ha detto durante l’intervista odierna, definendo l’invasione della Crimea del 2014 “una situazione radicalmente diversa” dall’attuale invasione russa dell’Ucraina.

Anche il suo partito del Raduno Nazionale, ex Fronte Nazionale, è fortemente legato alla Russia. Tra il 2014 e il 2015, il Fronte Nazionale ricevuto 11 milioni di euro di finanziamento russo, secondo l’agenzia investigativa francese Mediapart.

Passando a un’altra controversia della campagna – un’indagine per appropriazione indebita da parte dell’OLAF, organismo di vigilanza antifrode dell’UE – Le Pen ha ribattuto: “Sono abituato agli sporchi trucchi dell’UE”. Ha fatto l’osservazione in dispacci dalle strade di Saint-Pierre-en-Auge inviati da un giornalista di Info Francia.

Secondo i documenti, Le Pen e tre ex membri del Fronte nazionale al Parlamento europeo, incluso suo padre Jean-Marie Le Pen, stanno affrontando un’indagine per aver abusato di fondi pubblici dell’UE. rivelato di Mediapart.

I quattro ex deputati avrebbero utilizzato oltre mezzo milione di euro dal 2004 al 2017 per le attività del proprio partito nazionale piuttosto che per il loro lavoro di parlamentari europei.

Fonte: ilpolitico.eu

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