Home PoliticaMondo L’eurodeputato Cozzolino sospettato di aver bloccato le risoluzioni per contanti, afferma il rapporto del Qatargate

I pubblici ministeri federali belgi sospettano l’eurodeputato italiano Andrea Cozzolino di aver preso denaro in cambio del blocco di risoluzioni che hanno danneggiato gli interessi dei paesi terzi, secondo un documento pubblicato mercoledì dal Parlamento europeo.

L’accusa è menzionata in uno dei due rapportos che sarà messo ai voti giovedì nell’ambito di una procedura per privare Cozzolino e il suo collega deputato socialista e democratico Marc Tarabella della loro immunità dalle indagini nell’ambito di un’importante inchiesta sulla corruzione. I pubblici ministeri belgi stanno indagando sulle accuse secondo cui gli attuali ed ex deputati e i loro associati hanno preso tangenti dal Qatar e dal Marocco.

Nella relazione su Cozzolino si legge: “Dall’inchiesta in corso risulta che Andrea Cozzolino, dopo il 2019, è sospettato di aver partecipato ad un accordo con altre persone che prevedeva la collaborazione al fine di tutelare gli interessi di Stati esteri al Parlamento europeo”.

I pubblici ministeri sospettano che Cozzolino facesse parte di un accordo che prevedeva “l’impedire l’adozione di risoluzioni parlamentari che potrebbero ledere gli interessi di questi Stati, in cambio di somme di denaro”, secondo il rapporto.

I rapporti sono stati scritti dal copresidente del gruppo di sinistra Manon Aubry, che ha avuto accesso ad alcuni documenti giudiziari delle autorità belghe che sono stati condivisi come parte della loro richiesta di revocare l’immunità ai due deputati.

I pubblici ministeri sospettano l’eurodeputato belga Marc Tarabella di “aver assunto determinate posizioni nel Parlamento europeo a favore di un paese terzo in cambio di denaro”, secondo il rapporto su di lui. “Una testimonianza contro di lui afferma che potrebbe essere stato risarcito più volte per un importo totale stimato tra € 120.000 e € 140.000”.

Cozzolino ha presieduto la delegazione del Parlamento con i paesi del Maghreb, incluso il Marocco, ed è stato il principale eurodeputato del gruppo S&D sulle cosiddette urgenze sui diritti umani, testi parlamentari che vengono pubblicati ogni mese condannando le violazioni al di fuori dell’UE.

Secondo quanto riferito, le accuse preliminari che Cozzolino e Tarabella potrebbero dover affrontare sono gravi quanto quelle che le quattro persone attualmente in custodia cautelare hanno già mosso dai pm, in particolare corruzione, partecipazione a un’organizzazione criminale e riciclaggio di denaro.

Cozzolino ha scelto di difendersi in un’udienza a porte chiuse della commissione affari legali la scorsa settimana. I suoi avvocati detto giornalisti non aveva mai ricevuto alcuna forma di compenso da potenze straniere.

Tarabella ha rinunciato al suo diritto di difendersi al comitato. Il suo avvocato Maxim Töller ha detto a POLITICO: “Non ha ricevuto nulla”.

Gli eurodeputati della commissione Affari legali del Parlamento hanno votato all’unanimità a favore delle relazioni di martedì e un risultato simile è previsto nella votazione finale di tutti i deputati giovedì.

A quel punto, secondo il Parlamento regole, la presidente dell’istituzione Roberta Metsola informerà ufficialmente della decisione i due eurodeputati e i procuratori belgi.

I prossimi passi saranno nelle mani dei pubblici ministeri belgi.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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