L’ex primo ministro australiano Scott Morrison ha ammesso di non aver detto al presidente francese Emmanuel Macron che intendeva rinnegare un contratto sottomarino da 56 miliardi di euro e acquistare invece sottomarini fabbricati negli Stati Uniti.
“La nostra strategia era che se avessimo intenzione di farlo, non avremmo potuto lasciare che i francesi lo sapessero, nel caso in cui ciò danneggiasse l’accordo francese”, ha detto Morrison in un libro di prossima uscita. visto dal newswire Agence France-Presse.
“Quindi, abbiamo dovuto costruire muri cinesi – scusate il gioco di parole – attorno alle nostre discussioni”, ha detto Morrison, in un’intervista con il giornalista australiano Richard Kerbaj per un nuovo capitolo del libro “The Secret History of The Five Eyes”, sull’intelligence alleanza comprendente Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti. Una versione aggiornata del libro sarà pubblicata a luglio.
Morrison ha spiegato di aver lavorato segretamente con gli Stati Uniti e il Regno Unito per due anni per formare un’alleanza alternativa, etichettata AUKUS – in cui i tre paesi condividerebbero tecnologie di difesa avanzate, consentendo a Canberra di acquistare sottomarini a propulsione nucleare americani e abbandonare il contratto francese.
Ma Morrison ha sostenuto di non aver mentito a Macron: “Non dirglielo non è come mentirgli”, ha detto.
In base all’accordo originale, Canberra aveva accettato di acquistare una dozzina di sottomarini da guerra convenzionali dal costruttore navale francese Naval Group. Quando è stato annunciato per la prima volta nel 2016, France chiamato l’affare il “contratto del secolo”.
La decisione dell’Australia di tornare indietro sull’accordo, annunciato a settembre 2021, è stato percepito come a tradimento a Parigi, con l’allora ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian che disse che era come “una pugnalata alla schiena”.
La mossa ha messo a dura prova le relazioni diplomatiche tra i due paesi, con Macron successivamente accusando Morrison di mentire, dicendo che non ha rivelato che stava parlando con gli Stati Uniti e il Regno Unito
La controversia è stata infine risolta giugno 2022, con l’Australia che ha accettato di pagare alla Francia più di mezzo miliardo di euro per seppellire l’ascia di guerra.
Fonte: www.ilpolitico.eu