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L’UE critica il piano dell’Ungheria di spostare l’ambasciata israeliana a Gerusalemme

da Notizie Dal Web

L’UE ha avvertito l’Ungheria di non spostare la sua ambasciata in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, a seguito delle notizie dei media secondo cui una tale mossa potrebbe avvenire già il mese prossimo.

I ministri degli Esteri di Israele e Ungheria – Eli Cohen e Peter Szijjarto – hanno raggiunto un accordo sul passaggio nei giorni scorsi, secondo il quotidiano israeliano Zman Israele, citando funzionari del ministero degli Esteri israeliano.

Il ministero degli Esteri ungherese ha rifiutato di confermare o smentire il rapporto dei media israeliani. Ma una persona a conoscenza dei piani, che ha parlato a condizione di anonimato a causa della natura delicata della mossa, ha confermato che il passaggio avverrà.

Una tale mossa del primo ministro ungherese Viktor Orbán sarebbe una grande vittoria diplomatica per il suo omologo e alleato israeliano Benjamin Netanyahu, che ha subito critiche sulle controverse riforme del suo governo per rivedere il sistema giudiziario israeliano.

Criticando i piani segnalati, il portavoce per la politica estera dell’UE Peter Stano ha affermato che nell’UE “c’è una posizione di lunga data che deriva dalla risoluzione 478 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 1980, che invita tutti gli Stati membri dell’ONU a ritirare le ambasciate e le missioni diplomatiche missioni in Israele da Gerusalemme”.

La decisione dell’Ungheria di spostare la sua missione diplomatica a Gerusalemme sarebbe la prima per uno Stato membro dell’UE e correrebbe il rischio di minare l’obiettivo a lungo termine dell’UE di una soluzione a due Stati per Israele e Palestina.

Orbán ha fatto un passo in questa direzione nel marzo 2019, quando ha trasferito a Gerusalemme il dipartimento commerciale della missione ungherese in Israele. “L’Ungheria sta guidando in questo momento per cambiare l’atteggiamento in Europa nei confronti di Gerusalemme”, ha detto Netanyahu all’epoca, aggiungendo che “c’è un complotto che ti aspetta proprio accanto all’ambasciata americana”. Questo era un riferimento alla controversa decisione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele e aprire l’ambasciata degli Stati Uniti nella città nel maggio 2018.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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