Home Cronaca MAPS porta avanti la sua agenda per trattare i soldati in servizio attivo con sostanze psichedeliche

La scorsa settimana in una conferenza sugli psichedelici a Miami, Rick Doblin, direttore esecutivo della Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies (MAPS), ha rilasciato dichiarazioni che evidenziano l’interesse del suo gruppo nel fornire cure psichedeliche ai soldati in servizio attivo.

Parlando sul palco principale della conferenza Wonderland Miami del 2022, Doblin ha affermato che fornire ai soldati in servizio attivo l’accesso alle sostanze psichedeliche era “dove si trova ora la barriera più grande”. Doblin era ottimista, tuttavia, poiché il suo gruppo avrebbe discusso presso il Walter Reed National Military Medical Center sulla messa a disposizione di trattamenti psichedelici per “soldati ancora in servizio”. I commenti sono stati riportati per la prima volta in un Bloomberg del 7 novembre articolo.

Per quanto riguarda le preoccupazioni che i membri del servizio che usano sostanze psichedeliche potrebbero non voler tornare in servizio, Doblin ha detto che non pensava che sarebbe stato il caso di tutti i soldati.

“Le persone diventerebbero tutte hippy e lascerebbero l’esercito? Non credo che sia così”, ha detto Doblin. “Alcune persone sceglieranno di servire e altre no”.

Come notato nella prima parte della mia indagine su Truthdig, “Ciclo lungo e strano”, MAPS ha lanciato per la prima volta l’idea di trattamenti psichedelici per i soldati in servizio attivo nel 2012. Molti utenti e commentatori psichedelici hanno contestato questa idea, così come l’argomentazione, fatta nel bollettino MAPS nel 2021, che l’MDMA dovrebbe essere usato per il trattamento del “danno morale” nei soldati. Il danno morale, secondo l’articolo, si riferisce all’impatto della complicità in azioni con cui si potrebbe essere moralmente in disaccordo, come fare irruzione “nelle case delle persone di notte, capovolgere la casa in cerca di armi, [e] allontanare i padri dalle famiglie che piangono nelle carceri militari”.

In alcuni casi, il danno morale è un eufemismo per la partecipazione a crimini di guerra. L’uso di sostanze psichedeliche per aiutare i soldati a riprendersi da un tale trauma, e forse a tornare sul campo più velocemente, è controverso nella comunità degli psichedelici, per usare un eufemismo.

In risposta a questo articolo di Bloomberg, la ricercatrice ed etica della cannabis medica, la dott.ssa Paula Cubillos, ha scritto che “non può fare a meno di pensare a quanto sia discutibile che tutta la società sembra essere così ansiosa di offrire ai veterani l’accesso a sostanze per aiutarli a far fronte al loro trauma, invece di apportare modifiche significative per mitigare quel trauma tanto per cominciare”.

Il post MAPS porta avanti la sua agenda per trattare i soldati in servizio attivo con sostanze psichedeliche è apparso per primo Verità.

Fonte: Trudig.com

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