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Nessuna nuova variante nei dati COVID cinesi, ma l’OMS chiede maggiori informazioni

da Notizie Dal Web

Nessuna nuova variante di COVID-19 è stata identificata nei dati del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), ma la condivisione delle informazioni da parte della Cina non è ancora sufficientemente completa, ha affermato mercoledì l’Organizzazione mondiale della sanità.

Il CDC cinese ha presentato martedì i dati in una riunione a porte chiuse del gruppo consultivo tecnico dell’OMS sull’evoluzione del virus, che ha mostrato la predominanza di ceppi noti di Omicron che stanno già circolando in altri paesi. Non sono state segnalate nuove varianti dal CDC cinese.

Tuttavia, il capo dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato mercoledì che l’OMS continua a chiedere alla Cina “dati rapidi, regolari e affidabili sui ricoveri, nonché un sequenziamento virale in tempo reale più completo”. Cina”, ha detto, indicando l’elevata circolazione del virus nel Paese.

Diversi paesi, tra cui Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti, ne hanno implementati diversi requisiti di prova per i viaggiatori dalla Cina nel tentativo di impedire l’ingresso di nuove varianti nei loro paesi e per ottenere dati che non sono disponibili dal governo cinese.

Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’OMS per COVID-19, ha chiesto maggiore trasparenza dalla Cina, affermando che “non è solo questione di sapere quali varianti stanno circolando”. Ha affermato che la Cina ha bisogno di fornire maggiori informazioni dal sequenziamento in tutto il paese e condividerle con database pubblici in modo che la comunità globale possa esaminare le mutazioni e determinare se esiste il potenziale per la comparsa di nuove varianti in futuro.

Anche i criteri cinesi per la registrazione e l’attribuzione dei decessi a COVID-19 sono “troppo ristretti”, ha affermato Mike Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell’OMS. Attualmente, la definizione richiede insufficienza respiratoria in associazione con COVID-19. L’OMS ritiene inoltre che i dati provenienti dalla Cina sui ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva “sottorappresentino il vero impatto della malattia”, ha affermato Ryan.

Più positivamente, Ryan ha registrato un maggiore impegno da parte della Cina nelle ultime settimane e ha espresso la speranza che l’OMS riceva dati più completi alle prossime riunioni, inclusa una riunione dei paesi membri dell’OMS giovedì.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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