Home PoliticaMondo Non stupitevi che i georgiani partecipino ai Mondiali di rugby: si allenano da 300 anni

Non stupitevi che i georgiani partecipino ai Mondiali di rugby: si allenano da 300 anni

da Notizie Dal Web

SHUKHUTI, Georgia — Ogni anno, centinaia di georgiani si riuniscono per la Pasqua ortodossa di aprile per una partita sportiva che fa sembrare il rugby docile.

Chiamato Lelo Burti, questo gioco notoriamente brutale è nato tre secoli fa e un tempo veniva giocato in tutta la Georgia. Ora, una partita si tiene solo una volta all’anno, in un posto al mondo: Shukhuti, un villaggio nell’ovest del Paese. Un ancora di più forma antica dello sport, chiamato Burtaoba, risale a migliaia di anni fa.

Guardare questo sport fangoso e sanguinoso dà un’idea di come questa nazione caucasica con una popolazione di appena 3,7 milioni si sia ritagliata un posto al tavolo più alto del rugby nella Coppa del mondo di quest’anno, insieme a pesi massimi come Nuova Zelanda, Sudafrica e Francia.

Lelo Burti non ha quasi nessuna regola, nessun limite di tempo e nessun numero prestabilito di giocatori.

La partita presenta due squadre – Zemo (superiore) e Kvemo (inferiore) Shukhuti – e una palla da 16 chilogrammi, che viene prodotta da zero ogni anno riempiendo un involucro di pelle principalmente con sabbia, segatura e vino.

Il pallone viene depositato nella chiesa locale prima del calcio d’inizio alle 17:00, quando un prete lo porta al centro del villaggio e lo lancia tra la folla affollata di partecipanti, quest’anno a centinaia. Il loro obiettivo è portare la palla oltre la propria porta, con ogni mezzo necessario. Il primo a farlo, vince.

La partita di quest’anno è durata solo 60 minuti e ha visto Zemo Shukhuti rivendicare la vittoria.

Come vuole la tradizione, i giocatori hanno poi portato la palla al cimitero locale per adagiarla sulla tomba di una persona rispettata. L’onore questa volta è andato ad Aleksandre Mgeladze, morto l’anno scorso poco dopo aver partecipato alla partita.

Mentre il rugby è diventato lo sport nazionale della Georgia, Lelo Burti non è stato completamente relegato nel passato; ai Mondiali in Francia, che inizieranno a settembre, aspettati di sentire i tifosi georgiani cantare: “Lelo, Lelo, Sakartvelo!” (“Segna, segna, Georgia!”)

Fonte: www.ilpolitico.eu

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