Home PoliticaMondo Nuovo colpo per Boris Johnson quando il consigliere etico si dimette tra le ricadute di Partygate

Nuovo colpo per Boris Johnson quando il consigliere etico si dimette tra le ricadute di Partygate

da Notizie Dal Web

Boris Johnson ha subito una nuova battuta d’arresto mercoledì quando il suo consigliere etico si è dimesso sulla scia della saga di Partygate.

Christopher Geidt — incaricato di indagare se i ministri si attengono al codice ministeriale del Regno Unito — ha rilasciato una dichiarazione concisa Mercoledì sera dicendo: “Con rammarico, sento che è giusto che mi dimetta dal mio incarico di consigliere indipendente per gli interessi dei ministri”.

Sebbene la dichiarazione di Geidt non descriva in dettaglio le sue ragioni per uscire dal ruolo, viene dopo il consulente etico suggerito Johnson potrebbe aver violato il codice quando è stato multato dalla polizia per una festa contro il blocco del coronavirus a Downing Street.

Il codice ministeriale afferma che i ministri del governo dovrebbero rispettare il “dovere generale” di seguire la legge, e Geidt aveva esortato Johnson all’inizio di questo mese a spiegare come ciò corrispondesse alla multa.

All’epoca Johnson sostenne di non avere “intenzione di infrangere i regolamenti” ed era “pienamente responsabile nei confronti del parlamento e del popolo britannico”. Il governo di Johnson fu pesantemente criticato in un rapporto ufficiale sulla vicenda alla fine del mese scorso.

Geidt ha indagato e si è pronunciato sul comportamento del primo ministro in più occasioni, ed è la seconda persona a lasciare il ruolo sotto Johnson.

Il suo predecessore ha lasciato il governo nel novembre 2020 dopo che Johnson ha respinto il suo consiglio secondo cui il ministro dell’Interno Priti Patel aveva violato il codice ministeriale a seguito di un’indagine sulle accuse di bullismo.

Il partito laburista dell’opposizione si è affrettato a balzare sull’ultima battuta d’arresto per Johnson, che all’inizio di questo mese a faccia in giù un voto conservatore sulla sua leadership.

“Il primo ministro ha ora spinto entrambi i suoi stessi consulenti etici a dimettersi in preda alla disperazione”, ha affermato la vice leader del Labour Angela Rayner. “Se anche loro non possono difendere la sua condotta in carica, come si può credere che sia idoneo a governare?”

Parlando a una commissione parlamentare martedì, Geidt non ha negato di aver preso in considerazione l’idea di abbandonare la saga e ha descritto le dimissioni come “uno degli strumenti piuttosto schietti ma pochi a disposizione del consigliere. Sono felice che le mie frustrazioni siano state affrontate nel modo in cui sono state”.

Fonte: ilpolitico.eu

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