Home PoliticaMondo Qatargate: Francesco Giorgi scarcerato con cartellino elettronico

BRUXELLES – Francesco Giorgi, compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento Eva Kaili ed ex assistente al Parlamento europeo, è stato liberato con la condizionale dalla detenzione, ha confermato a POLITICO il portavoce del procuratore federale Eric Van Duyse.

Giorgi era tra i detenuti originari nella tentacolare indagine su paesi stranieri che potenzialmente influenzano illegalmente il Parlamento europeo per denaro contante. La camera preprocessuale di Bruxelles ha confermato il proseguimento della detenzione provvisoria di Giorgi, arrestato proprio all’inizio dell’indagine del Qatargate il 9 dicembre, ma giovedì gli ha permesso di uscire dal carcere con un cartellino elettronico. L’accusa belga afferma che non farà appello contro il suo rilascio.

Giorgi rimane accusato di corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a un’organizzazione criminale.

Il suo compagno Eva Kaili rimane in carcere. Proprio la scorsa settimana, il giudice istruttore belga ha confermato l’estensione della sua detenzione per due mesi.

Venerdì scorso, gli avvocati di Kaili hanno presentato ricorso per il suo rilascio, che dovrebbe essere gestito questa settimana o la prossima, sostenendo che Kaili dovrebbe poter vedere sua figlia piccola. La bambina è attualmente assistita da suo nonno, ha detto l’avvocato di Kaili Sven Mary.

In passato, Giorgi ha lavorato come assistente dell’ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri, che il mese scorso ha ammesso la sua colpevolezza e ha colpito un patteggiamento con gli investigatori, accettando di condividere informazioni su chi ha corrotto in cambio di una pena ridotta. All’inizio di febbraio, altri due legislatori europei: il belga Marco Tarabella e italiano Andrea Cozzolino – furono arrestati. Prima di essere incarcerato, Giorgi lavorava come assistente di Cozzolino.

Il destino del giudice istruttore del caso, Michel Claise, è ancora in bilico. L’avvocato di Tarabella ha depositato a richiesta di rimuoverlo dal caso, ma Claise ha rifiutato. La Corte d’appello di Bruxelles dovrebbe emettere una sentenza entro la prossima settimana.

Eddy Wax ha contribuito alla segnalazione.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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