Venerdì le autorità belghe hanno arrestato l’eurodeputato Marc Tarabella, che era già stato espulso dal suo partito socialista, nell’ambito dell’indagine legata alla presunta corruzione nel Parlamento europeo.
Un portavoce della procura belga ha confermato l’arresto dopo un precedente rapporto di Emittente fiamminga VRT.
L’avvocato di Tarabella, Maxim Töller, ha detto a POLITICO che il suo cliente non si era ancora presentato davanti al giudice istruttore.
Il Parlamento europeo ha revocato l’immunità sia per Tarabella che per il collega deputato Andrea Cozzolino in una sessione plenaria di giovedì scorso, pavimentazione il modo per gli investigatori belgi di interrogarli. Altri tre sospetti sono in carcere.
Il pubblico ministero non ha commentato quali accuse Tarabella potrebbe dover affrontare o se sia in corso un’azione di polizia nei confronti di Cozzolino, che è italiano.
Delphine Colard, vice portavoce del Parlamento europeo, ha dichiarato: “Non commentiamo mai le procedure giudiziarie in corso. Il Parlamento collabora sempre pienamente con le autorità”.
Secondo parlamentare rapporti, le violazioni della legge belga da parte di Tarabella e Cozzolino potrebbero includere corruzione, partecipazione a un’organizzazione criminale e riciclaggio di denaro.
Alla fine della scorsa settimana, il giudice istruttore belga ha condotto il caso rilasciato dal carcere uno dei quattro detenuti originari del caso, Niccolò Figà-Talamanca — segretario generale di Non c’è pace senza giustizia, una delle organizzazioni non governative legate allo scandalo della corruzione.
Altri tre indagati, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, il suo compagno Francesco Giorgi e l’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri sono ancora in carcere. A gennaio Panzeri fatto un affare collaborare con gli inquirenti.
Sia Tarabella che Cozzolino negano ogni addebito.
Barbara Moens ha contribuito alla segnalazione.
Fonte: www.ilpolitico.eu