TEMPO SCADUTO! Pensiamoci bene. Ci è stato detto che l’invasione russa dell’Ucraina è stata “improvvista”. Ma lo era?
Come possiamo stimare fino a che punto avanzeranno le forze russe a ovest, senza sapere perché la Russia ha invaso l’Ucraina in primo luogo? Le teorie abbondano; le prove sono disponibili ma sono trascurate o nascoste.
Applico le abilità che ho imparato come cremlinologo per strofinare le dichiarazioni ufficiali, risciacquarle accuratamente e spremere il significato.
Questo era noto, in passato, come “analisi dei media” e rimane uno strumento redditizio. Spesso, però, richiede “entrare tra le erbacce”. Quelle erbacce non possono sempre essere incluse in analisi più ampie come quelle di John Mearsheimer, ma spesso aggiungono un mattone o due alla base delle sue incisive conclusioni.
Per includere erbacce e mattoni in forma digeribile ho incluso diapositive. Ma il tono è informale, rozzo.
Non c’era abbastanza tempo per prestare adeguata attenzione alle più ampie implicazioni della guerra in Ucraina. Le nuove condizioni provocate dalla guerra in Ucraina costituiscono, a mio avviso, un evento liminale. Putin, in effetti, ha deciso di porre fine allo sforzo fondamentale di Pietro il Grande (inizio del 1700) di giocare a palla con l’Occidente e calzare una Russia relativamente arretrata in Europa.
Ora la “finestra” che Peter ha cercato di sfondare sull’Europa è stata chiusa, almeno per una volta. La Russia non è più arretrata e ha potenti sostenitori altrove, molti dei quali sono ugualmente stufi dell’Occidente.
Una cortina di ferro, per così dire, è stata calata sul lato russo della finestra di Peter, mentre Putin guarda a est in cerca di amici meno minacciosi, persino alleati. Il mondo è di nuovo diventato bipolare; ma ora è l’Occidente bianco giglio contro praticamente il resto del mondo. Come i funzionari cinesi usavano dire in volgare (mentre lanciavano mille avvertimenti all’Occidente), “questo non avrà una buona fine”.
Si può solo sperare che l’Oriente rimanga consapevole del detto di Sun Tzu di 25 secoli fa:
“Evitare uno scontro con grandi poteri non indica viltà, ma saggezza, perché sacrificarsi non è mai un vantaggio da nessuna parte” (L’arte della guerra).
Questo originariamente è apparso a RayMcGovern.com.
Ray McGovern lavora con Tell the Word, un ramo editoriale della Chiesa ecumenica del Salvatore nel centro di Washington. La sua carriera di 27 anni come analista della CIA include il servizio come capo del ramo della politica estera sovietica e preparatore/brevettore del President’s Daily Brief. È co-fondatore di Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS).
Il post Ray McGovern su Russia-Ucraina: A Taste of the Truth (video) è apparso per primo Blog di Antiwar.com.
Fonte: antiwar.com