Home PoliticaMondo Regno Unito e Italia valutano la possibilità di unire le forze sulla migrazione irregolare: rapporto

Regno Unito e Italia valutano la possibilità di unire le forze sulla migrazione irregolare: rapporto

da Notizie Dal Web

Il Regno Unito sta valutando la possibilità di collaborare con l’Italia per affrontare i flussi di migranti illegali attraverso il Mediterraneo, il Telegraph segnalato venerdì in ritardo.

Il giornale ha riferito che il segretario di gabinetto e capo della funzione pubblica Simon Case è stato inviato in Italia a metà giugno per incontrare alti membri del governo italiano con l’obiettivo di preparare l’accordo.

L’accordo, che i funzionari citati dal giornale hanno affermato si concentrerà sulle piccole imbarcazioni, fa seguito a un Protocollo d’intesa firmato ad aprile dai due paesi nel tentativo di contrastare l’immigrazione clandestina nell’ambito del “Partenariato strategico per la migrazione”.

Quasi 45.000 persone sono arrivate nel Regno Unito lo scorso anno dopo aver attraversato la Manica su piccole imbarcazioni, un record per la Gran Bretagna che ha portato alcuni membri del Partito conservatore, la stessa famiglia politica del primo ministro Rishi Sunak, a chiedere politiche più severe sulla migrazione irregolare.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni, nel frattempo, si è sempre più concentrata sulla repressione dei flussi migratori, una questione di cuneo per l’estrema destra italiana. Circa 105.000 persone sono arrivate in Italia nel 2022, in aumento del 56% rispetto all’anno precedente, agenzia di stampa italiana ANSA segnalato.

Il mese scorso, Meloni ha mediato con successo a patto storico rivedere il modo in cui l’Europa accoglie i migranti, richiedendo agli stati in prima linea di istituire una procedura di asilo più rigorosa alla frontiera per coloro che si ritiene improbabile vengano accettati e dando alle capitali un maggiore margine di manovra per il rimpatrio dei richiedenti respinti.

Tuttavia, non è riuscita a replicare il suo successo al Consiglio europeo di venerdì, dove i negoziati di ore non sono riusciti a ottenere una dichiarazione congiunta poiché Polonia e Ungheria si sono rifiutate di abbandonare la loro opposizione all’accordo già concordato.

Come minimo arrivano discussioni politiche intensificate per arginare i flussi migratori 79 persone sono annegate a metà giugno al largo della costa greca, suscitando solo indignazione di breve durata e a risposta muta dalla Commissione Europea.

Fonte: www.ilpolitico.eu

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