La regione dell’Aragona in Spagna è all’avanguardia nello sviluppo di un ecosistema industriale all’avanguardia noto come la “Valle dell’idrogeno”. Questa iniziativa è incentrata sullo sfruttamento del potenziale della tecnologia dell’idrogeno per promuovere gli sforzi di decarbonizzazione nel settore produttivo.
Nel frattempo, a Skellefteå, nella regione svedese di Nordbotten, è in corso la costruzione della prima gigafactory europea dedicata alle celle delle batterie agli ioni di litio.
Dall’altra parte del Mar Baltico, nella regione estone di Ida Viru, si sta svolgendo un altro progetto all’avanguardia. È in fase di realizzazione una fabbrica di magneti in terre rare, destinata a soddisfare l’incredibile 50% del fabbisogno di magneti dell’Unione Europea entro il 2026.
Dalla Spagna al Baltico, le regioni europee sono in prima linea nell’affrontare le sfide più grandi che il continente si trova oggi ad affrontare. Grazie ai fondi della politica di coesione, sono i fattori trainanti per raggiungere un’economia a zero emissioni nette di gas serra e l’autonomia strategica dell’UE.
Allo stesso tempo, le regioni e le città europee sono anche quelle che si confrontano con gli effetti della brutale guerra contro l’Ucraina.
In tutta la Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania hanno esteso il loro sostegno a milioni di ucraini in fuga dalla guerra. Questa assistenza include la fornitura di alloggio, sostentamento e accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e alle opportunità di lavoro.
L’Unione europea sostiene attivamente questi processi di trasformazione, ma come garantire la coesione economica, sociale e territoriale tra le sue regioni?
Per approfondire queste questioni cruciali, dal 9 al 12 ottobre, più di 10.000 stakeholder regionali e locali si impegneranno in discussioni in più di 300 sessioni durante la Settimana europea delle regioni e delle città.
Unisciti a noi a Bruxelles alla Settimana europea delle regioni e delle città per contribuire al dibattito.
Fonte: ilpolitico.eu