Taiwan ha aggiunto nuove voci all’elenco delle merci soggette a controlli sulle esportazioni verso Russia e Bielorussia nel tentativo di allinearsi alle sanzioni statunitensi ed europee e impedire che “beni ad alta tecnologia vengano esportati per uso militare”, ha annunciato il ministero degli Affari economici di Taiwan Mercoledì.
Il ministero “ha aggiunto 52 voci al nuovo elenco di controlli sulle esportazioni che riguardano principalmente sostanze per l’energia nucleare, beni e materiali vari, prodotti chimici e macchine utensili”, si legge nella dichiarazione.
Gli esportatori sono invitati a “rispettare le normative sul controllo delle esportazioni e condurre la dovuta diligenza prima di effettuare transazioni in Russia e Bielorussia”, secondo la dichiarazione.
L’elenco ampliato, pubblicato dal taiwanese Ufficio del commercio estero, include attrezzature di tortura, come “manette per le dita” e “bastoni chiodati”, diversi agenti esplosivi e chimici, come bombe fumogene o gas lacrimogeni, e “apparecchiature per il rilevamento di esplosivi” che utilizzano “raggi X”, “nucleari” o “elettromagnetici” tecniche”.
Taiwan, uno dei più grandi hub tecnologici dell’Asia, aveva già emesso restrizioni all’esportazione verso la Russia su una serie di beni tecnologici lo scorso aprile, prima di estendere le sanzioni alla Bielorussia in Maggio.
Taipei si era già rapidamente allineata alle sanzioni economiche occidentali contro la Russia, il giorno dopo aver lanciato la sua invasione su vasta scala dell’Ucraina, il 25 febbraio.
Fonte: www.ilpolitico.eu