Pristina e Belgrado dovrebbero “astenersi da provocazioni, minacce o intimidazioni” per le crescenti tensioni nel nord del Kosovo, scrivono in una nota Unione Europea e Stati Uniti dichiarazione congiunta Mercoledì.
“Chiediamo a tutti di esercitare la massima moderazione (e) di agire immediatamente per ridurre incondizionatamente la situazione”, si legge nella dichiarazione.
I diplomatici dell’UE e degli Stati Uniti stanno lavorando con entrambi i governi per “trovare una soluzione politica al fine di disinnescare le tensioni e concordare la via da seguire nell’interesse della stabilità, della sicurezza e del benessere di tutte le comunità locali”, secondo la stessa dichiarazione, che proviene dal Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE) e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
L’annuncio congiunto USA-UE arriva poche ore dopo che Mosca, uno stretto alleato della Serbia, ha dichiarato di “sostenere (ndr) Belgrado nelle azioni intraprese”, in una dichiarazione del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov alla stampa, segnalato di Agence France-Presse.
Le tensioni tra Serbia e Kosovo – un’ex provincia serba che ha dichiarato la propria indipendenza nel 2008, che Belgrado non riconosce – si sono intensificate nell’ultima settimana.
SU Lunedi, il ministro della Difesa serbo Miloš Vučević ha annunciato che l’esercito serbo era stato messo al suo “massimo livello di prontezza al combattimento” a seguito di rapporti non verificati secondo cui le forze di polizia kosovare avevano aperto il fuoco contro i serbi etnici nel nord del Kosovo. Autorità negato l’incidente.
Fonte: www.ilpolitico.eu