I leader di destra italiana e francese Matteo Salvini e Marine Le Pen speravano di gettare le basi per una maggioranza da destra a estrema destra per l’Unione europea in una riunione lunedì.
Ma i conservatori tradizionali a Bruxelles avevano altre idee.
Manca meno di un anno al Elezioni europee, sta crescendo la speculazione che il Partito popolare europeo (PPE) di centrodestra possa costruire nuove alleanze con i nascenti gruppi di destra nel Parlamento europeo appena formato. Ciò potrebbe potenzialmente porre fine alla sua decennale coalizione con i Socialisti e Democratici di centrosinistra.
Salvini, che guida il partito populista italiano della Lega, si è offerto di fare da intermediario tra il PPE e il gruppo di estrema destra Identità e Democrazia (ID), a cui appartiene il suo partito. “Salvini ha ribadito la sua determinazione a costruire una casa comune per il centrodestra alternativa ai socialisti, senza veti”, scrive la Lega in una lettura dell’incontro con la Le Pen.
“Voglio unire tutto il centrodestra, l’unità delle nostre famiglie politiche, con solide radici e valori”, aveva lanciato in un’intervista aQuotidiano italiano Il Corriere della Serala domenica.
Ma il PPE ha rifiutato senza tante cerimonie l’offerta, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, pezzo grosso conservatore in Italia e voce forte del PPE a Bruxelles, che ha fissato una linea rossa.
“Per noi è impossibile raggiungere un accordo con [il partito tedesco di estrema destra] AfD e il partito della signora Le Pen”, Tajani ha detto a un telegiornale italiano di lunedi.
Tajani ha indicato che sarebbe aperto a fare un accordo con i meno estremisti e conservatori europei (ECR), che comprende partiti dalla destra all’estrema destra in tutta Europa, insieme al gruppo conservatore-liberale Renew.
Secondo Il sondaggio dei sondaggi di POLITICO, si prevede che l’ECR diventi il terzo più grande gruppo di partiti del Parlamento europeo sulla scia di un processo oscillazione verso destra.
L’incontro tra Salvini e Le Pen – che guida il Raduno Nazionale francese di estrema destra (ex Fronte Nazionale), anch’esso appartenente al gruppo ID – doveva svolgersi di persona a Roma, ma è stato riprogrammato in un formato virtuale a seguito delle tensioni in Francia , si legge in una nota della Lega. Precedentemente nota come Lega Nord, la Lega è stata rinominata alcuni anni fa.
La Lega di Salvini è un partner di coalizione nel governo di destra di Giorgia Meloni a Roma, dove Salvini è ministro dei Trasporti e vicepremier. Ma il partito della Meloni, Fratelli d’Italia, appartiene all’Ecr.
Nonostante abbia ottenuto il 34% dei voti alle elezioni europee del 2019 in Italia, l’ultima volta la Lega è stata esclusa dagli accordi di condivisione del potere al Parlamento europeo.
L’ultima doccia fredda del Ppe ha scatenato il furioso contraccolpo della Lega.
“Davvero il nostro amico Tajani preferisce continuare a governare con il Pd, i socialisti e Macron?” sbottò l’eurodeputato della Lega Marco Zanni, che presiede ID, in un comunicato stampa lunedì.
L’ultima presa di posizione politica non sorprende, come aveva fatto il leader del PPE Manfred Weber già a maggio ha escluso un’alleanza con l’estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), Raduno nazionale in Francia e il partito polacco Legge e giustizia (PiS), anche se ha lasciato la porta aperta alla Lega.
“Tutti coloro che sono partner del PPE devono soddisfare tre criteri fondamentali: devono essere europeisti, devono essere filo-ucraini e devono essere favorevoli allo stato di diritto”, ha detto all’epoca.
Fonte: www.ilpolitico.eu